
C’è un regalo antico che, ormai da 15 anni, ogni estate Roma scarta trovandovi dentro doni ed arte sempre nuovi: il Globe Theater a Villa Borghese che, anche per questa stagione 2018, promette spettacolo ed emozioni. “Il teatro resiste come un divino anacronismo” affermava Orson Welles. Ma pochi anacronismi sono tanto evidenti e tanto significativi quanto l’esperimento Shakespeariano iniziato a Roma nel 2003, quando una fedele replica del teatro elisabettiano che sorge sulle rive del Tamigi venne eretta nel cuore di Villa Borghese.
L’occasione era il centenario della donazione della Villa al Comune di Roma ma in pochi avrebbero saputo predire il successo dell’iniziativa, divenuta ormai un appuntamento fisso per l’estate Capitolina. Un teatro in legno, sorprendente e suggestivo pure nella sua essenzialità tradizionale, dove vengono messe in scena esclusivamente le opere nate dalla penna del Bardo inglese. Un tempio dell’arte drammatica dove i più ardenti amanti della drammaturgia possono sedere in platea su cuscini e coperte, dove la terza parete tra attore e spettatore è così sottile da scomparire quasi del tutto.
Per chi non ha mai avuto l’occasione di assistere ad una rappresentazione, romano o forestiero, vale la pena presentare una delle esperienze più coinvolgenti che il panorama teatrale di Roma ha da offrire. Così come sarà utile ricordare agli affezionati la programmazione e il calendario per questa quindicesima stagione 2018.
Benvenuti a Teatro, dove tutto è finto ma niente è falso
“Benvenuti a Teatro, dove tutto è finto ma niente è falso.” Una frase di Gigi Proietti, ormai al suo 15° anno di direzione artistica del Globe Theatre. Recentemente intervistato, l’attore Romano ha sottolineato l’importanza di Shakespeare, e dei drammaturghi elisabettiani in toto, nel dare vita ad una nuova forma di teatro moderno. Un teatro la cui profondità e il cui significato sopravvive e supera i gap generazionali e culturali, presentando l’uomo e la sua anima nuda, sotto una luce rimasta immutata nei secoli.
Il pubblico romano ha risposto, nel corso di questi primi 15 anni, con interesse e apprezzamento crescenti, di stagione in stagione, lasciandosi educare e intrattenere da Shakespeare. Una realtà, quella del Globe, che attrae un pubblico particolarmente giovane, imponendosi come polo culturale di primo piano nel pur ricco panorama artistico della città. Le produzioni sono di altissimo livello sia da un punto di vista registico e attoriale che scenografico e costumistico. Alla magia sul palco fa da cornice una location meravigliosa, capace di suscitare meraviglia e nostalgico stupore. Il teatro è immerso a sua volta, come una pupilla di fuoco, nella verde iride del parco di Villa Borghese: un occhio teatrale che si apre d’estate sul volto di Roma. Impossibile non ricambiare questo sguardo.

Globe Theatre Stagione 2018: Programmazione, Spettacoli, Calendario
In occasione di questo 15° anniversario verranno messi in scena i maggiori successi delle passate edizioni. Inoltre, alle rappresentazioni in calendario vanno ad aggiungersi gli appuntamenti Sonetti d’Amore, Playing Shakespeare: un esperimento di contaminazione che unisce i versi d’amore del bardo e musica moderna. Ecco per voi il calendario completo della stagione 2018, che partirà il prossimo 27 giugno, per chiudersi in autunno il 14 ottobre. Per ulteriori dettagli riguardo cast, orari e facilitazioni si può comodamente consultare il sito web ufficiale del teatro.
- Molto rumore per nulla – Dal 27 giugno al 15 luglio. Regia: Loredana Scaramella
- Otello – Dal 20 luglio al 5 agosto. Regia: Marco Carniti
- Sogno di una notte di mezza estate – Dal 8 agosto al 26 agosto. Regia: Riccardo Cavallo
- La bisbetica domata – Dal 31 agosto al 16 settembre. Regia: Loredana Scaramella
- La Tempesta – Dal 21 settembre al 7 ottobre. Regia: Daniele Salvo
- Il Mercante di Venezia – Dal 10 settembre al 14 ottobre. Regia: Daniele Salvo
Superfluo sarebbe riassumere trame e poetica per gli amanti di Shakespeare; riduttivo sarebbe anticipare qualcosa a chi, incuriosito, si avventura per la prima volta alla scoperta del teatro elisabettiano del bardo. Lo spazio concesso alla parola scritta termina qui: cediamo volentieri agli attori del Globe il compito di rappresentare Shakespeare e la loro arte, meglio di qualsiasi articolo o recensione.